Ma per le Associazioni la regola è sempre la stessa: chi ha tempo non aspetti tempo…
Giovedì 10 settembre, la conferenza Stato-Regioni ha dato il proprio via libera al decreto ministeriale relativo alle modalità e procedure per l’iscrizione al RUNTS.
Nello spirito della Riforma del Terzo Settore, il RUNTS è il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore che dovrebbe avere come obiettivo sociale e culturale quello di consentire a tutti i cittadini di conoscere le caratteristiche fondamentali degli Enti del Terzo Settore e alle organizzazioni iscritte di godere delle agevolazioni previste dal Codice del Terzo Settore. Si tratta, quindi, di un traguardo importante che, tra rinvii e proroghe, si sta finalmente dirigendo verso il suo completamento.
Subito dopo il passaggio in conferenza Stato-Regioni, la palla passa al Ministero del Lavoro per l’approvazione definitiva e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. L’operatività del Registro è prevista per la primavera del 2021, quando assisteremo ad una vera e propria migrazione delle Associazioni di volontariato e di promozione sociale già iscritte nei relativi registri regionali. Parliamo di grandi numeri: 36.547 Odv e 27.836 Aps.
Le Onlus (che sono 22.836) faranno storia a sé, nel senso che non passeranno automaticamente nel RUNTS, ma dovranno richiedere l’iscrizione, optando per una delle tipologie (sezioni) previste per il Registro dal Codice del Terzo Settore: volontariato, promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, altri enti del terzo settore.
Occorre adeguare i propri statuti
Gli adeguamenti statutari previsti del Codice del Terzo Settore, per i quali il Cesvol sta lavorando da diversi mesi, provvedendo ad accompagnare ed assistere numerose associazioni che vi hanno fatto riferimento, rappresentano la procedura chiave per la quale un ente del Terzo Settore (associazione di volontariato, Associazione di Promozione Sociale, Onlus, etc.) deve necessariamente passare, se intende chiaramente essere iscritto nel Registro Unico Nazionale.
La data entro la quale le associazioni sono tenute a completare le modifiche statutarie è il 31 ottobre 2020, così come prorogato dal decreto Cura Italia del 17 marzo u.s., che prevede tra l’altro, la procedura semplificata (assemblea ordinaria).
E gli Enti del Terzo Settore in Umbria a che punto sono?
Dalla ultima rilevazione effettuata nel mese di maggio su un campione di oltre 420 tra associazioni di volontariato, di promozione sociale ed altri enti del Terzo Settore, risulta che nel 44,33% dei casi gli ETS hanno già effettuato gli aggiornamenti e modifiche statutarie previste, mentre nel 55,67% dei casi le associazioni devono ancora provvedere ad aggiornare e modificare il proprio statuto.
Il percorso di accompagnamento a cura del Cesvol Umbria
Il Cesvol Umbria, in partnership con la Regione Umbria (SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SOCIO SANITARIA DELL’ASSISTENZA DISTRETTUALE, INCLUSIONE SOCIALE, ECONOMIA SOCIALE E TERZO SETTORE), ha provveduto ad individuare nuove soluzioni per rispondere alle numerose richieste di supporto da parte delle associazioni sul tema delle modifiche e degli aggiornamenti statutari previsti dal Codice del Terzo Settore.
Si è convenuto, quindi, di attivare, oltre a incontri/seminari/corsi nelle modalità possibili in questa particolare fase di ripresa incerta delle attività, un servizio avanzato di accompagnamento, al quale potranno accedere tutte le Associazioni interessate. SCOPRI COME.